Il percorso Officine si snoda lungo le strutture che supportavano le attività estrattive nella manutenzione dei macchinari.
Officine, Fonderia, Forge, Sala Modelli, all’interno dei quali, gli operai, erano in grado di aggiustare e ricostruire qualsiasi pezzo fosse necessario per l’attività della miniera.
L’edificio che ospita il centro accoglienza fu costruito sul vecchio impianto della prima centrale elettrica risalente al 1901. Il piano terra ospitava il laboratorio degli elettricisti ed era attrezzato per la riparazione della vasta gamma di macchinari elettrici presenti in miniera. Al primo piano, invece, a partire dal 1938 cominciarono ad essere conservati, e lo sono in parte tutt’ora, i modelli inlegno necessari per la riproduzione in fonderia di pezzi di ricambio dei macchinari e di altri oggetti metallici di utilizzo comune in miniera.
L’officina per la forgiatura e la tempera dei fioretti, rimodernata e ampliata nel 1912, costituiva un laboratorio di fondamentale importanza per la costruzione e la manutenzione degli utensili metallici necessari all’attività in miniera. I fabbri perpetuavano così, nella moderna produzione mineraria, un’arte antica che per secoli ha caratterizzato questo territorio.
La fonderia, risalente al 1885 e rimodernata nel 1912, ospitava gli impianti per la fusione di tutti i getti in ghisa e piombo degli elementi meccanici necessari all’ordianaria manutenzione degli impianti di miniera e per la costruzione di nuovi macchinari, sono visibili i forni le sagome, gli stampi e altri strumenti per la fusione.
L’Officina meccanica sorse nel 1938 come fabbricato per la manutenzione degli automezzi. L’edificio venne ampliato nel 1948 raggiungendo le dimensioni attuali. Era dotato della più moderna strumentazione tecnica per lavori di piccola e grossa carpenteria, di una gru a ponte scorrevole per la riparazione e il montaggio di macchinari da lavoro e per la normale manutenzione dei mezzi di trasporto.